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martedì 27 dicembre 2011

Natale, l'obiettivo è limitare i danni.

Arriva Natale e bisogna prepararsi alla valanga di calorie che minaccia di crollarci addosso tra pranzi e cene in famiglia o con gli amici. Buoni consigli a tal proposito arrivano dal nutrizionista Ciro Vestita, che suggerisce di avvicinarsi al banco di prova del cenone della vigilia o del pranzo di Natale con un piccolo antipasto di verdure crude, magari condite con un po' di aceto balsamico. Va bene anche mangiare un finocchio o una mela, che producono un doppio effetto, quello di ridurre il senso di fame e quello di limitare l'assorbimento dei grassi e degli zuccheri.
“Una volta sulle tavole natalizie delle famiglie contadine - spiega il nutrizionista - erano sempre presenti grandi quantità di finocchi. Questo serviva, ovviamente, a 'riempirsi la pancia' quando gli altri alimenti scarseggiavano. E anche mangiare una bella mela prima di pranzo aiuta a spezzare la fame, ma consente anche di assumere quegli steroli vegetali che permettono un minor assorbimento di colesterolo alimentare".
In questo modo, una buona parte dei grassi in eccesso che ingurgitiamo finisce per perdersi nella gran quantità di fibre introdotte e non viene assorbita dall'intestino. In particolare, si impenna meno la glicemia, che, soprattutto dopo i 60 anni, è un problema di tutti".
Possono rivelarsi utili anche le tisane che, come assicura Vestita, “hanno diversi vantaggi. Il primo è quello ottenuto con erbe calmanti, come la melissa, la passiflora e il biancospino che sedano la fame nervosa. Poi, ad esempio attraverso la malva, ricca di mucillagine, si può far ricorso al potere saziante e antinfiammatorio. A tutto questo si possono aggiungere erbe diuretiche, come il tarassaco, la pilosella e la betulla".
Buoni anche alcuni rimedi naturali sotto forma di compresse, come la Withania, il ginseng indiano. Si tratta di un adattogeno che riesce a spezzare la fame ansiosa e nervosa, un prodotto del tutto naturale che può essere consigliato dal fitoterapeuta, presente in molte Asl italiane, dove può essere consultato pagando un normale ticket".
Attenzione va posta anche al metodo di cottura, evitando quelle a temperature elevate, che producono sostanze tossiche per l'organismo. Vanno invece privilegiate le metodiche antiche come la cottura al vapore o la bollitura, “più 'gentili' con gli alimenti e più salutari per noi", conclude l'esperto.

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