Pensavamo che l’arrivo del nuovo anno, ma soprattutto l’approssimarsi delle elezioni amministrative, avrebbe elevato il livello del dibattito politico valguarnerese. Il 2010, invece, è iniziato con uno squallido scontro, tutto interno al governo cittadino, che ha messo a nudo tutti i limiti dell’ “Armata Brancaleone”, che nel 2005 vinse le elezioni. Solo mille alchimie politiche e la fortuna di trovare uomini e donne, accecati dalla voglia di occupare una poltrona e ricevere un’ indennità mensile, hanno consentito al sindaco Nocilla, di rimanere al governo della città. Ma a pochi mesi dalla scadenza del mandato elettorale, tutto sta salendo a galla. Il tentativo di salvare la faccia di quanti per 4 anni e mezzo hanno retto le sorti del governo Nocilla, appare estremamente in ritardo. Una leggera passata di “trucco” non basta per avere un volto nuovo da presentare alle prossime elezioni. I primi e prossimi comizi elettorali, serviranno a rinfrescare la memoria e ricordare quanto avvenuto in questi ultimi 5 anni di legislatura: la ricerca spasmodica (intrisa di tradimenti ai compagni di cordata) di una poltrona; la spudorata nomina di parenti e affini nei posti di governo e sottogoverno; il giuramento di fedeltà al governo Nocilla, per poi saltare il fosso non appena il Sindaco non poteva accontentare nessuno; la Giunta comunale divenuta una stazione ferroviaria con l’arrivo e la partenza di assessori e assessoresse, dalle improbabili qualità amministrative. Se questo è il passato, credo che, per il momento, non si prospetti nulla di buono per il futuro. In vista delle prossime elezioni amministrative, sono diversi i gruppi che si stanno muovendo per organizzarsi ed alcuni di loro, nel pacchetto delle offerte hanno addirittura il nome del candidato sindaco. Basta aderire, poi pensano a tutto loro. Non si parla dei problemi del paese, come li si vuole affrontare e quali sono le idee per invertire la rotta di una cittadina che oramai è relegata agli ultimi posti anche della provincia di Enna. Per aprire un dibattito su questi temi, confrontarsi per poi magari costruire una squadra che possa governare Valguarnera, si è ancora in tempo. Di nomi, di simboli, di volti nuovi, di “brava gente” e del conteggio preventivo dei voti, siamo stufi. Abbiamo avuto la prova (anche più di una) che non basta vincere, ma occorre sapere governare, mantenere fede ai patti elettorali e alla fiducia ricevuta dagli elettori.
Arcangelo Santamaria
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