Chiusa la postazione 118 a Valguarnera. Mancano i soldi per gli straordinari
A partire da stamani e sino a domenica 12 ottobre, le postazioni del 118 di Valguarnera, Villarosa e Centuripe, rimarranno chiuse e torneranno ad essere operative lunedì 13 ottobre. Una sospensione forzata del servizio per contenere le spese sostenute dalla Regione che, secondo contratto, non devono superare le 120 ore mensili di lavoro per ogni autista-soccorritore. Per questa ragione, applicando un’autentica alchimia procedurale che consentirà di risparmiare denaro ma ridurrà drasticamente l’importante servizio di primo soccorso, da questa mattina nel bacino isolano che comprende le province di Enna, Agrigento e Caltanissetta, chiuderanno i battenti ben 12 postazioni del 118. In provincia di Enna, il primo turno di chiusura spetterà alle postazioni di Valguarnera, Villarosa e Centuripe, il cui personale sarà impiegato nelle sedi che rimarranno in funzione e che chiuderanno al prossimo turno. Lo scorso 29 settembre, con una nota indirizzata al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, all’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo e alle organizzazioni sindacali, il presidente del comitato regionale della Croce Rossa, Guglielmo Stagno D’Alcontres, aveva comunicato questa drastica decisione, sottolineando che da parte degli autisti-soccorritori, c’era il rifiuto a lavorare oltre le 120 ore mensili previste dal contratto. Un rifiuto motivato dal fatto che da circa due anni e mezzo il personale in forze alle varie postazione “118” attende il pagamento delle ore di lavoro straordinario. Le postazioni che rimarranno in servizio, quindi, dovranno coprire le chiamate di soccorso provenienti anche da altri paesi. Ovviamente i tempi di soccorso aumenteranno e invece dei previsti 7 minuti di attesa, nel caso in cui l’ambulanza sia presente nello stesso paese, occorrerà attendere almeno 20 minuti per l’arrivo del mezzo di soccorso.
Arcangelo Santamaria www.valguarnera.com
Nessun commento:
Posta un commento